Stradella Cipparoli, 2 – San Girolamo
Il Lido Trampolino di Bari ha quasi 100 anni, dato che nasce nel 1932 con Lido Eden.
Dalla sua nascita ad oggi è stato gestito, e continua ad essere gestito, dalla stessa famiglia.
Fu Beniamino Cipparoli, a cui oggi è intitolata la strada prospiciente il lido stesso, ad acquistare il terreno con villa annessa e a creare il lido che allora aveva una caratteristica peculiare, quella di avere al suo interno una piccola chiesetta eretta nel 1935.
Mentre a portare avanti la tradizione e cambiare nome fu Leonardo Lorusso, marito di Mariellina Cipparoli. Cento anni di storia.
Nacque così effettivamente il Lido Trampolino con tanto di piscina e 300 cabine. Inoltre, questo lido, come ci spiega Simonetta Lorusso, figlia di Leonardo e Mariellina, «è una delle poche spiagge che ha la proprietà alle spalle: la piscina, il parcheggio, le case, sono tutte proprietà privata.
Una caratteristica quest’ultima che lo rende un unicum nel panorama, e qualcosa di diverso dagli altri lidi».
A tutt’oggi, lo stabilimento è caratterizzato da una piscina, un corpo fabbrica su due livelli dove si trovano le cabine, uno spazio a gazebo destinato alla ristorazione, una “piazzetta” ed un molo con cabine.
Sulla spiaggia di sabbia e il molo di roccia sono ubicati circa 230 ombrelloni.
Il Lido Trampolino ha attraversato la storia della città e ne ha captato i profondi cambiamenti.
È definita la “spiaggia dei baresi”, perché frequentata per tutto l’anno da bambini, adulti e anziani, dato che rappresenta uno dei pochi accessi cittadini al mare, sicuramente il più vicino al centro.
È il ritratto dell’amata Pane e Pomodoro, struttura balneare presente sul lungomare Armando Perotti dal 1997, ma in realtà da sempre esistita, seppur non come la conosciamo oggi.
L’area su cui sorge porta infatti quel nome da tempo immemore.
Pare derivi dal fatto che un tempo qui erano coltivate delle piante di pomodoro: chi veniva a farsi il bagno ne approfittava per cogliere i rossi frutti farcendo così il proprio panino.
Prima si trattava di un’insenatura con poca sabbia, composta più che altro da pietre e terriccio, che veniva però battuta da tanti baresi provenienti soprattutto dai quartieri Madonnella e Japigia…